prima che i sogni diventino i nostri migliori compagni di letto ,voglio parlarvi di una cantante a me molto cara per una canzona che da piccola sentivo cantare a mia mamma.
Ricordo le mattinate assolate che e che dala finestra della sala da pranzo una forte luce inondava la stanza e di sottofondo udivo la voce della mia mamma che intonava " La vie en Rose " , non dimentichero' mai quella gioia che mi pervadeva dentro e quel grande senso di sicurezza che la sua voce in quella canzone mi trasmetteva,
Édith Piaf, pseudonimo di Édith Giovanna Gassion (Parigi, 19 dicembre 1915 – Grasse, 11 ottobre 1963), è stata una cantautrice francese.
È stata una grande interprete del filone realista (chanteuse réaliste). Nota anche come "Passerotto", come veniva soprannominata per la sua minuta statura (passerotto infatti nell'argot parigino si dice piaf), è stata in attività tra gli anni trenta e sessanta. Ma già a sette anni dovette muovere i primi passi verso la musica cantando per suo padre in strada per qualche spicciolo dove tuttavia incontrava il grande favore della folla.
La vita di Édith Piaf fu sfortunata e costellata da una miriade di fatti negativi: incidenti stradali, coma epatici, interventi chirurgici, delirium tremens e anche un tentativo di suicidio. In una delle sue ultime apparizioni pubbliche la si ricorda piccola e ricurva, con le mani deformate dall'artrite reumatoide, e con radi capelli; solo la sua voce era inalterata e splendida come sempre.
Porta il suo nome un asteroide della fascia principale,
La "vie en rose"
Durante la seconda guerra mondiale Piaf canta per i soldati tedeschi . È in quel periodo (1944) che scopre e si innamora di Yves Montand e fu proprio Edith a lanciarlo nel mondo della canzone ed a renderlo famoso. Con Montand la Piaf, oltre a duettare al Moulin Rouge con lui, registra una canzone molto famosa: "C'est merveilleux", tratta dal film étoile sans lumière, interpretato proprio dai due chansonniers. Tra i due nasce , oltre ad un legame artistico, un legame affettivo, che tuttavia si scioglie poco tempo dopo proprio quando Yves diventa famoso. Nel 1945 la chanteuse cambia casa discografica ed entra a far parte della Pathé. Nel 1946 scrive le parole della canzone che, nel Dopoguerra, diventerà per i francesi l'inno del ritorno alla vita: La vie en rose, che interpreta in collaborazione con Les Compagnons de la chanson.Il titolo di questa leggendaria canzone è talmente legato alla figura di Édith Piaf, che il regista Olivier Dahan, autore della pellicola, vincitore del premio Oscar, sulla tormentata vita della cantante (interpretata da Marion Cotillard), acconsente a modificare, per le versioni straniere, il titolo del film da La môme a La vie en rose. Il tutto appena prima dell'uscita del film (2007) che è uscito in Francia ed è riportato negli archivi con il nome originale.
fonte http://it.wikipedia.org
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