Cosa non farebbe un uomo che ama la propria donna?
Vivere la propria vita accompagnata ogni giorno da qualcuno che ci ama non è semplice, e vi assicuro che vivere accanto a una donna, che nonostante i suoi 44 anni rincorre nuvole di zucchero filato, menziona sempre le frasi di Alice, in borsa tiene biglietti di tram di altre città tranne la sua e per la casa vi sono perline sparse ovunque, ci vuole anche una gran fortuna e un grande coraggio oltre ad essere allenato a corse salti tuffi e forti prese in corsa.
La mia vita è piuttosto confusa a tratti realisticamente lucida a volte collocata in altri pianeti, se qualcuno mi dovesse domandare:
<<cosa vuoi fare da grande ? >>,
io risponderei quasi sicuramente, che ancora non lo so.
Io però ci credo, questo per me è già abbastanza per andare avanti per le mia strada da qualche parte non so dove mi porterà l'importante e non fermarsi.
All' inizio di questo post, ho citato il sistema binario, argomento che mi fu spiegato in 2 media dal mio professore di tecnica, e non avrei mai pensato che oggi sarebbe stato il fulcro, il perno principale del mio lavoro, si perché il mio lavoro quello vero, deriva da quella maledetta coppia di 0-1 , ed io non avrei mai creduto che dopo anni di lavoro al Call center sarei diventata impiegata di un azienda di cui ne avrei curato le infrastruttura IT che in inglese vuol dire information technology, che poi come ci sono arrivata e se mai resterò, è tutta un altra storia anch'essa confusa e surreale.
Cosa faccio ? gestisco i sistemi informatici di un azienda utilizzando elaboratori e attrezzature di telecomunicazione per memorizzare trasmettere e manipolare dati , detto così non vuole spiegarvi nulla , ecco perché a volte penso che per quel che mi riguarda potrei anche manovrare satelliti alla ricerca di fatine, o intercettare extraterrestri che si scambiano frasi d'amore. Questo impiego comporta alcune non indifferenti responsabilità, quale il monitoraggi di allarmi di sistema che purtroppo devono essere tenuti sotto controllo sempre tutti i giorni a tutte le ore e per tutti i minuti di essi ed è proprio per questo motivo che il mio lavoro per alcuni giorni del mese si può svolgere in orari notturni e da casa, e questo è ciò che è accaduto proprio questa mattina.
Ore 05.11, il sole ancora non è sorto, io finalmente dormo quietamente e senza sentire più quel dolore antipatico al braccio, mio marito dorme accanto a me, tutto come in una favola un film americano ambientato in Inghilterra con le case colorate e le fioriere sempre annaffiate, ma... squilla il telefono aziendale ------------------ UN ALLARME-------------
Ero preparata, non è la prima volta che accade, d'altronde qualcuno direbbe che son pagata per questo, ma vi assicuro che svegliarsi così e interrompere il proprio sonno e frantumare un immagine idilliaca di riposo familiare non vi è denaro che può pagare, ma a quanto pare nel mondo del vero lavoro questi parametri non vengono tenuti in considerazione. Cosi mi alzo, apro il PC del vero lavoro ed inizio a fare ciò che devo, lavorare.
Certo che guardandomi intorno l'ambiente è fortemente in contrasto, sul mio comodino pile di libri con storie d'amore, un lume con fiori in stoffa annodati , matite colorate, una foto di me non mia madre e un centrino realizzato a mano, tra l'immagine di ciò che sto al momento facendo al PC aziendale e quella che mi ritrae attraverso le cose intorno a me ci sono parecchi contrasti.
Si , io vivo di contrasti ogni attimo della mia esistenza, all'avanguardia tecnologicamente, ma che ancora leggo i libri fatti di carta, che nella mia piccola mansarda all' ultimo piano cucio e realizzo bijoux artigianali e sogni, accessori addobbi per la casa e viaggi , avvalendomi del lavoro delle mie mani e della mia fantasia e del mio cuore, ma che resta ancorata a una connessione internet. Contrasti che rendono, la mia strada piena di ostacoli emozionali , di curve e salite che mi fanno battere forte il cuore e mi accorciano il fiato, e procurano gastrite, perché riuscire a giostrarsi fra una corsa folle di mille parametri che fra loro non si incontreranno mai, non è proprio una passeggiata di salute ma è come percorrere una strada correndo su un autobus e dover continuamente scendere da uno e salire su un altro mentre sono in corsa, e non riuscire mai a trovare la giusta fermare e ricominciare la corsa nuovamente.
In tutto ciò per mia grande fortuna ho un punto fermo che mi riporta alla mia dimensione, che con me sale e scende da quegli autobus e riesce anche a trovare il modo per fermarci in un bar di quelli con i tavolini in ferro dipinto color pastello che si vedono solo nei film ma che se inizi a viaggiare ti rendi conto che esistono davvero, ed ecco arriva lui con un cappuccino e due cucchiai di Nescafè.
I miei punti di terra ferma, di certezza il cappuccino caldo caldo come un abbraccio, i miei libri impilati sul comodino, come amici fedeli pronti ad ascoltarti e le mie perline sul banco di lavoro, come mille sogni scintillanti che saltano felici. Eh si!!!! maledetto codice binario sei solo un numero, non potrai mai avere quello che ho io , non potrai mai avere un uomo che ti porta il tuo cappuccino preferito a letto.
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